Questo post e' apparso originariamente sulle pagine del sito Chievo West Side nel marzo 2007. Lo riportiamo su questo blog dove intendiamo lasciarlo disponibile per la consultazione e il commento.
Riparte il campionato con una sconfitta, poco dolorosa, per il Ceo che non è riuscito a fermare la marcia dell'Inter in un match troppo impari per essere un test. Il vantaggio immediato di Adriano ha subito compromesso una partita già proibitiva in partenza ma che si poteva forse approcciare con un atteggiamento più concentrato e attento. Il raddoppio di Crespo nella ripresa ha sancito il 2-0 finale e spetterà ad altre squadre quali Roma e Milan fermare i nerazzurri: il Chievo deve invece riprendere in fretta la lotta per la salvezza che come abbiamo spesso ripetuto è fattibile ma non scontata.
Dobbiamo esprimere invece rammarico per quello che sta accadendo in Italia in quest'anno post calciopoli e mondiali che doveva essere di "rilancio". I dolorosi episodi di Catania, il clima di scarsa organizzazione, di cambiamento di regole sulla sicurezza già prefissate e gli stadi vuoti sono un insieme di dati che non rendono il campionato italiano interessante e piacevole.
Tifoserie educate come quella del Chievo, ad esempio, devono pagare colpe di frange di ultras che evidentemente trovano nella violenza una forma di appagamento maggiore che seguire l'andamento delle partite.
Il modello inglese, che ha epurato il fenomeno hoogligans anni 80, deve essere un esempio se è vero tra l'altro che la premier league attira sempre più investitori stranieri e che progressivamente sta acquisendo campioni stranieri e consensi generalizzati. Il discorso è complesso ma è deprimente vedere come un paese quattro volte campione del mondo non sappia nemmeno adeguare gli impianti e le norme con un minimo di organizzazione.
lunedì 2 aprile 2007
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